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Sabato, 20 Aprile 2024
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Strage bar Sayonara 21 anni dopo: tredici arresti nella notte

L'agguato l'11 novembre dell'89 a Ponticelli durante lo scontro tra gli alleati clan Sarno ed Aprea e quello degli Andreotti. In sei persero la vita. Il gip: "Uno dei più efferati delitti di camorra degli ultimi decenni"

Tredici persone affiliate ai clan camorristici dei Sarno e degli Aprea, attivi nella zona orientale del capoluogo campano ed in vaste aree della provincia, ritenute a vario titolo responsabili di strage pluriaggravata, sono state arrestate nel corso della notte dai carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli. Nei loro confronti è stata emessa dalla magistratura una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Durante le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri hanno scoperto autori, mandanti e movente della cosiddetta strage del bar Sayonara, avvenuta a Ponticelli l'11 novembre 1989, durante lo scontro tra gli alleati clan Sarno ed Aprea e quello degli Andreotti, per il controllo degli affari illeciti sul territorio.

In quell'occasione furono uccise sei persone, quattro delle quali risultate estranee alla camorra, e ferite tre persone, tra le quali una bambina.

E porprio nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip ha parlato della strage di Ponticelli come uno dei più efferati delitti di camorra degli ultimi decenni. "Fu davvero una strage, anche in senso tecnico-giuridico".

L'imponenza dei mezzi spiegati, - sottolinea il giudice - il numero di uomini impiegati, la scelta del luogo in cui colpire, l'indeterminatezza numerica dei bersagli, come emerge con chiarezza dalle testimonianza degli ideatori, che avevano in mente un vero e proprio sterminio, fondano, con tutta evidenza, il pericolo per la pubblica incolumità. Per il gip, "non fu un omicidio plurimo. Si agì in pieno pomeriggio, in una strada transitata, dinanzi a ritrovi pubblici e si sparò mirando alla cieca, con l'intento di eliminare quanti più uomini possibile". Una orribile mattanza, un tripudio di morte. "Strage non solo per il pericolo, sicuramente sotteso alla condotta, ma anche, purtroppo, per il risultato, a fronte del quale il termine pericolo diviene un risibile eufemismo. Strage pensata come tale, dolosamente orchestrata dai mandanti e non derivata dalla sola dissennatezza degli esecutori".

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