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Feste popolari tra trasparenza e legalità, ecco le regole anticamorra

Riunione del Prefetto De Martino e del sindaco de Magistris a Barra a seguito delle polemiche sugli applausi ai padrini durante la Festa dei Gigli. Misure preventive e una linea guida

Si è tenuta ieri, presso la sede della Sesta Municipalità nel quartiere Barra, una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Oggetto della discussione, cui hanno preso parte tra gli altri il Prefetto di Napoli Andrea De Martino e il Sindaco Luigi de Magistris, è stato la costituzione di un Vademecum che aiuti le istituzioni locali ad affrontare il rischio di infiltrazioni camorristiche nelle feste popolari. Il Comitato si è riunito a seguito delle polemiche scoppiate per la partecipazione di alcuni boss alla Festa dei Gigli di Barra.

De Magistris, al termine dell’incontro, ha spiegato che questi importanti appuntamenti popolari vanno restituiti alla gente e per questo il comune darà vita ad un tavolo che si occuperà di collaborare con i comitati organizzatori di feste ritenute “a rischio” : “Le feste vanno restituite ai quartieri e alla gente. Dobbiamo impedire che la camorra strumentalizzi feste religiose e laiche per estorcere consensi”.

Anche il Prefetto De Martino ha espresso la sua linea dura contro il rischio d’infiltrazioni: “Non vogliamo un pregiudicato nei comitati organizzatori delle feste popolari – ha spiegato -  Ci siamo riuniti qui per rimarcare la presenza dello Stato. Occorre che fatti simili non accadano più". Una festa come la Piedigrotta Barrese che ha alle spalle 150 anni di storia continua ad essere celebrata come uno dei momenti più importanti delle tradizioni e dell'identità culturale di quella comunità, va protetta e valorizzata nel suo originario significato di festa popolare ispirata a valori civili e religiosi".

Durante la riunione, si legge in una nota, è stato ribadito l'impegno della Prefettura e di tutte le altre istituzioni presenti a "predisporre una serie di misure preventive, volte ad evitare che in pubbliche manifestazioni come quelle di Barra vengano lasciati spazi alla partecipazione, in veste di protagonisti, di personaggi pregiudicati o collegati ad ambienti della criminalità organizzata e ad impedire l'affermazione di modelli culturali devianti e tutt'altro che ispirati al rispetto della legge". Per questo motivo, il prefetto De Martino ha inviato già nella giornata di una circolare ai sindaci della provincia di Napoli con il monito di vigilare in occasione di feste e cerimonie popolari in luoghi pubblici, adottando “tutte le misure necessarie a regolamentare le attività e le diverse fasi della cerimonia in modo da assicurare che siano coerenti con i principi di letalità e trasparenza”.

Non ha tardato ad arrivare la risposta del Comitato organizzatore della Festa dei Gigli di quest’ultima edizione, che ha rigettato le accuse sostenendo che "Il video ha delle incongruenze, nella macchina ripresa non c'è alcun boss” e aggiungendo che si trattava solo del padre di "un presunto boss".

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