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Allarme epatite a scuola, i genitori puntano il dito contro i bimbi rom

Alla Stefano Barbato, scuola primaria nel rione Bisignano a Barra, una piccola di etnia rom potrebbe aver contratto l'epatite A. Controlli della municipale nei vicini campi nomadi

I genitori della Stefano Barbato, scuola primaria nel rione Bisignano a Barra, sono in allarme per un sospetto caso di epatite. Lo scorso venerdì una piccola alunna di etnia rom è stata infatti ricoverata d'urgenza al Santobono prima ed al Cotugno poi, in seguito – raccontano ad Italia Notizie Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della Radiazza – a forti dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre e dolori addominali.

Anche se non c'è alcuna conferma ufficiale, la Radiazza lancia l'ipotesi la piccola possa essere affetta da epatite A. Alla preside dell'istituto i genitori hanno chiesto l'immediata disinfestazione dell'edificio, nonché un rigido controllo degli alunni per evitare il diffondersi dell'infezione.

Al via, come è triste consuetudine in questi casi, la caccia all'untore: alcuni familiari degli alunni pensano che a monte della (non ancora appurata) malattia della piccola ci siano le condizioni igienico-sanitarie dei campi rom in zona, ed ecco che sono iniziati i sopralluoghi della municipale tra le baraccopoli.

“Non abbiamo problemi con i rom – spiega una delle mamme ad Italia Notizie – ma siamo terrorizzati dalla possibilità che l'infezione si espanda. La preside ha deciso dopo aver interpellato l'Asl di non sospendere il servizio scolastico. Alcuni genitori l'hanno aggredita verbalmente, altri non stanno mandando i propri figli a a scuola. Sulla salute dei nostri bambini non si può scherzare. Qui non si tratta di razzismo ma di pulizia”.

Qualcuno però la pensa diversamente: “Questi allarmismi, colpevolizzare, sono modi di fare diseducativi. Noi genitori dovremmo pensare anche a questo”. “Come si può dire non sia una questione razziale? - ci spiega un'altra voce critica – se ad ammalarsi di epatite fosse stato qualcun altro, la municipale avrebbe controllato le condizioni igieniche del suo condominio?”.

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